Derattizzazione nelle scuole Roma
La derattizzazione nelle scuole Roma – che ha come obiettivo l’igiene di luoghi pubblici e privati – riveste un ruolo fondamentale quando ci troviamo in presenza di bambini molto piccoli, esposti maggiormente, rispetto agli adulti, a malattie di vario genere.
Derattizzazione nelle scuole normativa
La prima cosa che una ditta specializzata fa quando si appresta a un intervento di derattizzazione a scuola – come in tutti gli altri luoghi pubblici, del resto – è ricercare e riconoscere le tracce della presenza di roditori.
- Osservazione degli escrementi per determinare l'epoca del passaggio dei roditori
- Individuazione dei rosicchiamenti, principalmente accanto a cavi, pareti in legno e tessuti
- Ricerca di impronte grazie all'utilizzo di polveri traccianti atossiche
Quest’ultimo passaggio è particolarmente importante per capire l’entità dell’infestazione e la specie del roditore. Tale sopralluogo è determinante per individuare i punti di annidamento e localizzare così la colonia.
Inoltre grazie a questi accorgimenti è possibile prevederle gli spostamenti allo scopo di prevenire il dilagare dell’infestazione, circoscrivendola solo a determinate aree.
Derattizzazione normativa di riferimento
L’articolo 32 della Costituzione sancisce come espressione indiretta il diritto all’ambiente salubre, individuando come diritto inviolabile dell’uomo il diritto alla salute.
Il Ministero della Salute già nel 2012 prescrive che le operazioni di derattizzazione nelle scuole (ma anche di disinfestazione) vengano effettuate da imprese specializzate con modalità tali da non nuocere alle persone e alle specie animali non bersaglio di questi interventi.
Queste attività devono essere rese pubbliche mediante l’affissione di avvisi da esporre nelle zone interessate, con almeno cinque giorni di preavviso. Informazioni da fornire:
- Pericolo per la presenza di veleno
- Elementi identificativi del responsabile del trattamento
- Durata del trattamento
- Tipo di sostanze utilizzate
È obbligatorio che il responsabile del trattamento provveda alla rimozione delle esche non utilizzate e delle spoglie dei roditori. Anche nel 2016 il Ministero ha emanato un’ordinanza con le stesse indicazioni.